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al testo di Maria Teresa Savino
Le mie pietre
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La casa, saldata alle sue fondamenta non teme il furore dei venti. L'albero si ancora al suolo crescendo radici. Non reggono solide basi i miei muri nè salde propaggini legano al ceppo paterno i miei rami Poggiano le mie pietre, non si cimentano. E mi apparento ai funghi, per quel loro attecchire in superficie. Maria Teresa Savino
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Loredana Savelli
- 03/05/2015 07:36:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
I funghi attecchiscono in superficie, è vero, ma dappertutto: esseri in grado di adattarsi, pertanto resistenti. Bella metafora per raccontare, tra laltro, la condizione dellessere migranti sia fisicamente che in senso esistenziale. Un caro saluto.
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